L’abitacolo è un vero e proprio salotto su ruote, seppure con uno stile un po’ classico e tanti, tanti, tantissimi, tasti fisici. Tutto è rivestito in pelle e ci sono pochissime plastiche rigide, solo nelle parti più basse di portiere e consolle centrale. Si percepisce la qualità costruttiva e soprattutto ci si sente subito a casa una volta saliti a bordo. A me personalmente la scelta dei tasti fisici piace: è più facile cercare la funzione desiderata e soprattutto non ci si distrae alla guida come quando si usano i display o i mouse posizionati sul tunnel centrale. E a proposito di display, la Santa Fe è dotata di una strumentazione digitale da 12,3 pollici posta di fronte al guidatore, mentre sistema di infotainemnt fa affidamento su uno schermo da 10,25 pollici. Se volete stupire i vostri amici la Hyundai Santa-Fe è datata di una vera e propria chicca: è possibile fare avanzare o indietreggiare la vettura da un garage o da un parcheggio stretto, semplicemente premendo un tasto sul telecomando. I sedili, anzi le poltrone, sono regolabili elettricamente, riscaldate e ventilate, mentre il climatizzatore quadri-zona ha comandi e bocchette anche nella terza fila di sedili. Molto intelligente la scelta del caricatore wireless ventilato per lo smartphone: una soluzione tanto semplice quanto geniale, per evitare che raggiunga temperature altissime. Sempre sul fronte tecnologico ho molto apprezzato le telecamere laterali che, quando si attivano le frecce, proiettano le immagini sul cruscotto il fianco della vettura, scongiurando svolte azzardate o possibili “tocchi” di marciapiedi o ad altre vetture. In questo modo scompaiono gli angoli morti a tutto vantaggio della sicurezza.