Limite di velocità: in autostrada la Lega propone i 150 km/h

L’idea sarebbe del presidente della commissione Trasporti della Camera, Alessandro Morelli, che avrebbe definito il provvedimento non correlato al fattore sicurezza.
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In Italia il limite di velocità in autostrada fu introdotto nel lontano 1973 ed è attualmente settato sulla velocità di 130 km/h a parte alcune eccezioni che coinvolgono la sicurezza. In caso di precipitazioni atmosferiche il limite scende a 110 km/h, in caso di nebbia può scendere persino fino a 50 km/h e in altre situazioni può essere abbassato per motivi relativi alla sicurezza stradale. Sottolineiamo però che, con la legge dell’allora Ministro dei Trasporti Lunardi, il limite di velocità in alcuni tratti delle nostre autostrade in grado di rispettare determinati requisiti – quattro corsie, asfalto drenante, corsia di emergenza, condizioni meteorologiche favorevoli – era già stato portato a 150 km/h ma l’adozione o meno di questo nuovo limite era stato lasciato a discrezione delle stesse concessionarie autostradali che, guarda caso, non ne hanno sfruttato l’adozione.

La nuova proposta leghista

Ora però la tematica è tornata ad accendersi con la proposta di Alessandro Morelli, esponente della Lega, presidente della commissione Trasporti della Camera e capogruppo in consiglio comunale a Milano, che, in un intervista riportata dal Corriere della Sera, ha espresso la volontà di voler innalzare a 150 km/h il limite di velocità su alcuni tratti delle nostre autostrade, tratti definiti di massima sicurezza cioè equipaggiati di almeno tre corsie per senso di marcia, asfalto drenante e sistema di rilevamento della velocità media tutor. Non dovranno però venir meno nemmeno le che le caratteristiche progettuali ed effettive del tracciato, non vi dovrà essere un traffico troppo intenso, le condizioni atmosferiche dovranno essere buone e i dati di incidentalità dell'ultimo quinquennio dovranno essere positivi. Insomma un po' un terno al lotto.

Sicurezza invariata ma maggiore scorrevolezza

Secondo il Ministro, infatti, l’incremento del limite di velocità non pregiudicherebbe le condizioni di sicurezza sulle nostre autostrade. Da quanto riportato dai dati degli incidenti negli ultimi anni, a causare i sinistri sono sempre più la distrazione e non di certo la velocità massima. Distrazione che può essere riassunta in primis nell’utilizzo di smartphone e tablet alla guida e di tutta la tecnologia che ne consegue presente a bordo delle nostre vetture. La seconda causa può essere imputata al mancato rispetto della distanza di sicurezze e così via. Il Ministro ha poi rincarato la dose affermando che le moderne autovetture hanno fatto un salto in avanti sul fattore sicurezza attiva e passiva talmente elevato da rendere ormai obsoleti gli attuali limiti di velocità, specie quelli autostradali, e quindi illogico il loro mantenimento. Lo stesso Ministro ha, infine, concluso parlando dei benefici che un aumento del limite di velocità a 150 km/h potrebbe portare e cioè un incremento nella fluidità e scorrevolezza media del traffico con di conseguenza tempi di percorrenza ridotti, oltre a un più generico diritto di “libertà di muoversi, fatta salva la sicurezza, in maniera meno legata”. Un pensiero sicuramente non condiviso da tutti. Ora però l’idea del Ministro leghista dovrà essere sottoposta anche la Movimento 5 Stelle, il quale però non sembra molto propenso temendo strumentalizzazioni in caso di incidenti.

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