Autostrada A24 e A25: una situazione preoccupante

Nonostante le allarmanti condizioni in cui versano le due arterie autostradali tra il Ministro Toninelli e Strada dei Parchi invece di un’intesa si è scatenata una vera e propria battaglia a suon di bollenti dichiarazioni.
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Dopo il triste crollo del Ponte Morandi è emersa la bruttissima situazione nella quale versano molte delle nostre strade e autostrade, viadotti e gallerie comprese. Una situazione a quanto pare ben conosciuta dagli organi governativi e dalle istituzioni direttamente coinvolte, che per molti anni non se ne sono preoccupati, ma quanto più possibile nascosta all’opinione pubblica.

Meglio non aspettare ancora

La più preoccupante delle situazioni è rappresentata dalla Strada dei Parchi ovvero dalle due autostrade, la A24 e la A25, che collegano Roma con L’Aquila, Teramo e Pescara. Due arterie nate su un territorio difficile, sismico, costellato di viadotti e gallerie e che ora preoccupano molto, non solo il Governo ma anche tutti coloro i quali sono venuti in contatto con almeno uno dei piloni di questi viadotti, per l’elevato stato di degrado (almeno apparente) in cui versano. Dopotutto sono anni che molti degli utilizzatori o le stesse persone che abitano nelle vicinanze di questi viadotti segnalano le cattive condizioni in cui versano queste opere e che non nascondono le loro preoccupazioni per la sicurezza di chi le utilizza o di chi per l’uno o per l’altro motivi ci ha a che fare. Ora però, dopo un sopralluogo effettuato nei giorni scorsi, anche il ministro Danilo Toninelli, titolare del dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sembra essersi accorto della preoccupante situazione.

Mancati fondi per adeguamento sismico

La Strada dei Parchi Spa, la società che gestisce in concessione le due autostrade A24 e A25, ha però dichiarato che, secondo i propri rilevamenti, le due arterie sono per ora sicure soprattutto in condizioni normali. Quindi il problema non andrebbe ricercato nella mancante o cattiva manutenzione ma nel loro mancato adeguamento sismico che potrebbe portare a seri problemi nel caso in cui si dovesse presentare un terremoto di particolare forza. La società ha poi aggiunto che il mancato adeguamento ai criteri sismici è da imputare al Ministero dei Trasporti che da tempo non sblocca i fondi promessi e che, se questi fondi per l’avvio di lavori urgenti o comunque ritenuti necessari non dovessero arrivare, sarà lo stesso Ministero dei Trasporti ad esser colpevole se per effetto di un sisma dovesse crollare un viadotto. Insomma Strada dei Parchi dopo aver avvisato il Governo se ne lava bellamente le mani!

Limitazioni al traffico immediate

La risposta del ministro Toninelli non si è fatta però attendere anzi ha lo stesso titolare del dicastero ha immediatamente richiesto a Strada dei Parchi di prevedere delle limitazioni al traffico o persino delle chiusure temporanee di alcuni tratti delle due arterie soprattutto per i mezzi pesanti. Una scelta ritenuta essenziale per la salvaguardia della sicurezza degli utilizzatori e dei manufatti, i cui impalcati e solette sono sottoposti a sollecitazioni critiche e giunta a valle di una relazione dell’Ufficio ispettivo territoriale di Roma del ministero che così recita: “il decadimento manutentivo riscontrato, associato all’incremento dei carichi di esercizio rispetto all’epoca di costruzione, è tale da non poter dimostrare il raggiungimento di adeguato standard di sicurezza con il regolare transito della circolazione”.

Nulla lasciato al caso

Il ministero ha poi aggiunto di iniziare una serie di controlli tanto sui viadotti, con prove di carico su scala reale e monitoraggio costante delle deformazioni sotto l’azione dei carichi di esercizio, quanto delle gallerie perché anche queste potrebbero non essere a norma e quindi potrebbero richiedere una preventiva chiusura al traffico.

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