Ci sono state anche delle problematiche recentemente su un oggetto di Luis Vuitton. Era contraffatto ma era fatto davvero molto bene e ci ha messo molto in crisi. Abbiamo fatto tre perizie diverse perché per noi addetti ai lavori era originale, per poi dimostrarsi essere finto. Tutto il set era camuffato con un livello di riproduzione davvero altissimo e difficile da individuare.
Gli oggetti più strani e belli che ti sono capitati di comprare?
Mi hanno portato degli ombrelli di Gucci in bambù stile Marco Polo. Ho anche comprato dei bellissimi orologi preziosi, sia vintage che moderni, soprattutto Rolex di tutte le età. Tra le borse me ne è arrivata una di Chanel vintage molto preziosa, che infatti ho venduto all’istante.
Qual è il tuo brand preferito?
Io non mi fisso, mi piace cavalcare l’onda senza mettere dei paletti. Mi piace Vuitton, Balenciaga, Off-White, Gucci, insomma mi piacciono i brand che fanno cose belle. Anche perché bisogna avere una mente aperte e avere una visione a 360 gradi della moda. La moda è infatti uno strumento di annientamento delle tendenze proprio perché non è sostenibile. Quello che va di moda oggi non lo sarà più domani, e quindi bisogna stare attenti, perché si rischia di farsi male.
Come ti vedi tra qualche anno?
Sinceramente non lo so. Voglio conservare questa situazione e stabilizzarla, incrementando il commercio online e abbassando i costi. Per me Milano è la città migliore per fare business, quindi non penso di muovermi dalla mia città. Anche perché il modello di business non è replicabile: io sono solo uno.