Tesla Semi: dovrebbe arrivare nel 2020

Il camion dell’azienda di Palo Alto potrebbe deludere le attese arrivando un anno più tardi rispetto ai programmi, non più quindi nel 2019 ma persino non prima del 2020.
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A dircelo sarebbero alcune indiscrezioni trapelate in rete che asserirebbero che le consegne inizieranno non prima del 2020. Queste indiscrezioni arriverebbero direttamente da una delle aziende, la NFI Industries di James O'Leary, che avrebbe già ordinato l camion elettrico. La motivazione di questo ritardo sarebbe facilmente imputabile all’ingente sforzo, messo in campo dalla Tesla, per cercare di stare dietro alle consegne della nuova Model 3. L’azienda aveva, infatti, previsto un target di 6.000 unità a settimana e in questo ultimo periodo ci sarebbe andata molto vicino arrivando a registrare ben 5.300 unità a settimana ma mandando a saturazione tutte le sue fabbriche. L’azienda di Palo Alto però avrebbe già dovuto iniziare la produzione del nuovo camion, presentato lo scorso novembre 2017. In merito al ritardo però non è arrivata nessuna conferma ne smentita da parte di Elon Musk che si è solo limitato ad elogiare gli ultimi progressi raggiunti sul truck Semi.
Il camion Tesla Semi è stato ordinato da aziende come Anheuser-Busch, Pepsi e UPS e poi dalla NFI Industries di James O'Leary, un’azienda che ha da subito creduto nell'elettrificazione degli autotrasporti. Un settore, quello dei trasporti pesanti su gomma, che troverà presto una valida alternativa al neonato Tesla Semi. Si tratta del camion elettrico del Gruppo Daimler, denominato eCascadia. Ricordiamo però che per ora Tesla Semi è l’unico camion disponibile e prevede un’autonomia compresa tra 480 e 800 km a seconda del tipo di batteria oltre a 4 diversi motori per garantire una sufficiente potenza di trasporto e traino.

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