Matteo Di Lallo
22 January 2019

Subaru WRX STi (S209): quali sono le migliorie meccaniche?

Vediamo come gli ingegneri giapponesi sono riusciti ad incrementare la potenza e l'efficienza del già prestazionale propulsore da 2.5 litri boxer.
Giusto qualche giorno fa vi abbiamo mostrato una prima immagine e un video (qui l'articolo in merito) che riprendeva quella che dovrebbe essere la futura Subaru WRX STi alle prese con i consueti collaudi in pista. La vettura era purtroppo ancora totalmente camuffata, non lasciava quindi trapelare poi troppe informazioni inerenti al suo design e alla sua aerodinamica, ma a ben vedere il video si potevano già capire le fantastiche doti dinamiche che questa vettura sarà in grado di regalare. E' arrivato però il momento di scoprire qualche dettaglio in più a livello meccanico e soprattutto di capire come gli ingegneri siano stati in grado di raggiungere un superiore livello di potenza ed efficienza dal già prestazionale propulsore da 2.5 litri 4 cilindri boxer.
In primis vi ricordiamo che il nuovo motore si basa sempre sull'ormai ben nota piattaforma EJ25, la stessa della precedente generazione di WRX STi, ma, a quanto dichiarato dalla stessa Casa delle Pleiadi, sarà in grado di erogare ben 341 CV di potenza massima a fronte dei precedenti 310 e addirittura 427 Nm di coppia massima contro i 393 della precedente generazione. Un incremento prestazionale ottenuto grazie ad alcune importanti modifiche che ora vi andremo ad elencare.
Per cominciare è stato adottato un nuovo filtro dell'aria conico e una nuova scatola filtro per far arrivare maggiore aria fresca al compressore, lato "freddo" che è stato ingrandito del 8% così da comprimere il maggior quantitativo di aria in arrivo dal filtro. Anche il lato "caldo" cioè la turbina è stato ingrandito del 6% così da sfruttare al maglio l'energia in arrivo dai gas esausti caldi. Entrambe queste modifiche hanno quindi permesso agli ingegneri e progettisti di ottenere una pressione di sovralimentazione pari a 1,24 bar relativi a fronte degli 1,17 garantiti dalla vecchia unità di sovralimentazione.
Il lavoro di affinamento è poi proseguito con l'installazione di pistoni e bielle forgiati per resistere alle maggiori pressioni in gioco e all'incremento prestazionale. Si è quindi passati a rivedere la linea di aspirazione per renderla quanto più diretta possibile e la linea di scarico con una riduzione delle strozzature che hanno permesso di ottenere una riduzione delle perdite di circa il 17%. Infine si è lavorato sui condotti di collegamento tra motore, turbocompressore e intercooler aria/aria (installato sopra al motore) così da ridurre la risposta ai transitori (turbo-lag).
Ma forse l'innovazione più importante, anche se già adottata da Subaru in altre occasioni, è il sistema per l'iniezione di acqua fresca direttamente sull'intercooler aria/aria. Per funzionare il sistema si avvale di un serbatoio da 3,4 litri di comune acqua e di due iniettori spray che, installati direttamente sulla superficie frontale dell'intercooler, iniettano acqua fresca su di esso. Il sistema è azionabile manualmente direttamente dall'interno della vettura tramite un piccolo paddle dietro al volante e consente un funzionamento continuo di ben 330 secondi. Secondo gli ingegneri giapponesi il nuovo sistema è in grado di abbattere di ulteriori 10°C l'aria compressa in uscita dall'intercooler così da incrementarne ulteriormente la densità e di conseguenza la potenza erogata dal motore.

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