Ma perché questo nuovo giro di vite? Semplice, la Corte di Giustizia Europea avrebbe nuovamente messo sotto la lente di ingrandimento i tanto famigerati NOx, cioè le emissioni di ossidi di azoto, in quanto ritenuti responsabili delle piogge acide e della maggior parte dell’inquinamento che attanaglia le nostre città. Grazie a questa sentenza quindi le amministrazioni cittadine potranno decidere di bloccare l’accesso all’area urbana anche alle auto a gasolio Euro 6. A salvarsi, infatti, saranno unicamente le vetture immatricolare dopo settembre 2018 e quindi già conformi con l’ultimissima normativa Euro 6d-Temp che prevede una emissione massima di NOx pari a 80 mg/km. In soldoni insomma buona parte delle vetture nuove e di ultima generazione attualmente in commercio potrebbero vedersi revocata l’autorizzazione a circolare all’interno dell’habitat urbano di queste tre capitali europee. Vetture che i contribuenti hanno solo qualche mese fa acquistato in cambio di una vettura ritenuta più inquinante e che sicuramente gli stessi acquirenti staranno ancora attualmente pagando.
La cosa ancor più scandalosa è il fatto che la Corte si sia pronunciata a seguito di una denuncia sporta dalle stesse amministrazioni cittadine in quanto i vecchi limiti sulle emissioni erano state spostate dalla Commissione Europea fino a un massimo di 168 mg/km. Le amministrazioni comunali di Bruxelles, Madrid e Parigi erano quindi insorte chiedendo limiti più stringenti per evitare l’instaurarsi di emissioni eccessive all’interno del complesso urbano. La Corte ha quindi legiferato il nuovo limite ritenendo che “La Commissione non aveva il potere di emendare i limiti delle emissioni delle Euro 6 per i nuovi test Real Driving Emissions”.