Motore Tesla: particolarità, segreti e punti forti

L'insieme di una perfetta progettazione, una semplicità realizzativa, materiali nobili e un attento studio nei confronti di peso, dimensioni ed efficienza, sono gli assi nella manica di un powertrain elettrico che risulterebbe su tutti i fronti superiore rispetto ai diretti concorrenti.

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In rete sta girando una notizia che afferma che le vetture di Palo Alto sarebbero avanti di almeno 6 anni rispetto alla concorrenza grazie alla superiorità tecnologica delle proprie componenti elettroniche e del proprio sistema di guida autonoma. Questo elogio ai prodotti di Elon Musk andrebbe di pari passo a quello fatto dallo specialista Sandy Munro che, smontati quattro differenti motori elettrici, avrebbe affermato come ancora ad oggi il motore elettrico di Tesla è un grande mistero perché ha moltissime caratteristiche nascoste che lo renderebbero superiore e più evoluto rispetto alla concorrenza. Dopo quindi l’analisi della squadra del Nikkei Business Publication, celebre quotidiano giapponese, che ha analizzato le componenti tecnologiche ed elettriche e l’hardware di gestione del sistema di guida autonoma, ecco che Sandy Munro, specialista dei teardown e veterano dell'industria dei motori, è tornato, assieme all'esperto di batterie Mark Ellis, a parlare del gruppo propulsore della Casa californiana per confrontarlo rispetto alle soluzioni adottate dalla concorrenza e capire quali siano le particolarità, i segreti e i punti forti dei motori di Tesla.

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Dopo aver totalmente smontato una Tesla Model 3, Sandy Munro ha confrontato il motore della Casa californiana con quello di altre tre vetture elettriche, dirette concorrenti e presenti attualmente sul mercato mondiale. Dopo mesi di studio dallo studio, condotto assieme all'esperto di batterie Mark Ellis, è emerso che il motore elettrico di Tesla è talmente particolare ed avanzato da lasciar trapelare ogni giorno un nuovo segreto o una nuova particolarità. Per Sandy Munro il motore di Tesla rispetto alla concorrenza è più piccolo, leggero e in grado di sprigionare una potenza senza pari. Un’unità talmente avanzata e inedita che non è possibile capirne il funzionamento semplicemente smontandolo componente per componente, facendo così ingegneria inversa. Ed è per questo che conserva ancora oggi moltissime caratteristiche nascoste. Una di queste è sicuramente il disconnettore per l'alta tensione che è capace di generare una piccola esplosione, nel caso in cui l’auto si dovesse capovolgere a causa per esempio di un incidente, così da togliere tutta l'energia al circuito. Scendendo più nel dettaglio, troviamo anche un veloce inverter al carburo di silicio che inietta potenza all'interno del motore creando pochissimo calore, magneti interni progettati in modo tale da resistere a livelli di stress altissimi, la bassa presenza di componentistica elettrica all’interno degli stessi motori, una semplicità costruttiva e progettuale che però si sposa con una efficienza senza pari, dimensioni ridotte e un peso più contenuto.

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