Israele: stop a diesel e benzina dal 2030

Il piano dovrebbe essere approvato entro la fine dell’anno e dovrebbe portare entro poco più di dieci anni alla eliminazione dei combustibili fossili.
Come già avvenuto in Danimarca, ora anche Israele ha dichiarato di voler vietare del tutto l’utilizzo di combustibili fossili tanto per l’autotrazione quanto per l’alimentazione delle centrali energetiche. Il piano, che dovrebbe essere approvato entro la fine dell’anno, punta non solo a bandire la vendita di nuove automobili con motori benzina o diesel a partire dal 2030 ma anche di vietare la completa importazione di combustibili fossili sempre a partire dalla stessa data.

No ibride ma si metano

Non si salveranno nemmeno le ibride o le ibride plug-in, escluse dal bando in Danimarca, ma rimarranno in uso l’elettrico e il metano per alcuni semplici motivi: perché sarà una valida soluzione per l'alimentazione dei mezzi pesanti e delle centrali energetiche e perché il Paese mediorientale dispone di svariati giacimenti proprio di questo combustibile gassoso.

Elettrico avanti tutta

Naturalmente questo progetto sarà promosso dal governo israeliano che ridurrà drasticamente la tassazione per le auto a zero emissioni e sosterrà economicamente i progetti di realizzazione di stazioni di ricarica. Israele punta, infatti, a raggiungere le 2.000 colonnine entro pochi anni così da portare sulle strade israeliane circa 177.000 veicoli elettrici nei prossimi sette anni, per poi arrivare a 1,5 milioni di EV entro il 2030.

Punto di non ritorno

Il Governo israeliano avrebbe quindi già predisposto un preciso piano d’azione che porterà alla circolazione di solo veicoli elettrici o alimentati a gas naturale. Una decisione che arriva giusto a valle del terrificante rapporto dell’ONU sul riscaldamento globale, che parla di un punto di non ritorno distante appena dodici anni e della necessità di adottare contromisure molto, molto costose per l’intera economia mondiale, pena la catastrofe.

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