A stabilirlo è stata niente meno che la Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (Unece) che provvederà a portare il testo di legge al World Forum del prossimo giugno così da formalizzare la nuova norma e farla entrare in vigore già da inizio del 2020. La normativa non sarà però introdotta in tutto il mondo ma solamente in Europa che così si adegua al Giappone che per primo aveva preso una decisione simile. Cina, India e Stati Uniti, invece, non si adegueranno alla nuova norma non ritenendo questo sistema di sicurezza così essenziale.

Attualmente la frenata automatica d’emergenza o AEB (Autonomous Emergency Braking) già esiste in commercio ed è installata, di serie o come optional, anche su vetture di piccole dimensioni e persino su utilitarie. Ne esistono però di svariati tipi, che si avvalgono di sistemi radar o telecamere, e non tutti funzionano alla stessa velocità. Ci sono quelli che si attivano entro i 30 km/h, quelli che funzionano fino a 60 e altri che sono in grado di agire anche a velocità superiori.

In quanto capaci di rilevare ostacoli, piccoli oggetti, auto, pedoni e anche ciclisti e di attivare i freni al posto del guidatore in caso di pericolo, questi dispostivi sono una dotazione molto utile per migliorare la sicurezza di guida, non solo in città. Ora però la Commissione ne obbligherà l'installazione a tutte le auto e a tutti i mezzi commerciali leggeri di nuova omologazione e vigilerà che questi dispositivi siano in grado di funzionare almeno fino a 60 km/h e di soddisfare alcuni requisiti tecnici inerenti alla loro efficacia.