di Mirko Rovida
18 March 2019

F1, in Australia Bottas inaugura il mondiale 2019

Zitto zitto, Valtteri Bottas in Australia centra la prima vittoria stagionale demolendo tutta la concorrenza, Lewis Hamilton incluso. Bene Verstappen ma tanta amarezza per le due Ferrari.
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Bottas vola all’Albert Park

Fino a domenica mattina sembrava che il GP d’Australia sarebbe stato l’ennesima sfilata Mercedes condotta dal campione del mondo in carica Lewis Hamilton, fresco fresco di pole position davanti al compagno di squadra. Spenti i semafori, le due Frecce d’Argento hanno poi difatti dominato l’Albert Park ma a portare a casa il bottino pieno è stato, a sorpresa, Valtteri Bottas. Il finlandese a Melbourne ha condotto forse la migliore gara della propria carriera, prendendosi di forza la prima posizione al via e infliggendo un distacco di oltre venti secondi al compagno di squadra. Velocità, solidità e una costanza nel tirare giù i tempi dal cronometro che hanno sbalordito la concorrenza. Bottas non si è fatto sfuggire nemmeno il giro veloce, andando così a conquistare ben ventisei punti grazie al nuovo regolamento di questa stagione che premia il fastest lap con un punto aggiuntivo. Merito di una Mercedes veloce ed efficace, ma il finlandese ci ha sicuramente messo del suo dimostrandosi rinato dopo un 2018 completamente da dimenticare. Che ci sia un’ulteriore aggiunta ai pretendenti al titolo di questo Campionato?

La Ferrari delude le attese

Dopo gli ottimi riscontri di Barcellona, la Ferrari arrivava in Australia con la pressione dei favoriti alla vittoria. Tuttavia, già dalle prove libere del venerdì si è subito capito che per le Rosse non sarebbe stato un weekend facile. A darne la conferma, una qualifica deludente con Vettel terzo a sette decimi di secondo dalla pole position e Leclerc addirittura quinto a quasi un secondo dalla vetta. In gara le cose non sono andate meglio e, dopo aver attuato una strategia poco condivisibile con Vettel, la Ferrari ha dovuto cedere il podio alla Red Bull di Max Verstappen, accontentandosi di un quarto e di un quinto posto decisamente dal sapore un po’ amaro. Non è ben chiaro cosa non abbia funzionato sulla SF90, l’unica certezza condivisa da entrambi i piloti è che la monoposto del Cavallino abbia faticato non poco sul tracciato semi-permanente di Melbourne. Con Leclerc la squadra non ha commesso errori dal punto di vista delle strategie e alla fine la gomma Hard montata dal monegasco a metà gara si è rivelata più efficace della Medium utilizzata Vettel per ben tre quarti di gara. Sul finale Leclerc ha infatti raggiunto il compagno di squadra grazie a un passo gara decisamente superiore ma dai box ha ricevuto l’ordine di congelare le posizioni. Una scelta condivisibile: se Leclerc avesse superato Vettel la Ferrari non avrebbe guadagnato nulla se non un bello scossone all’interno dei box; situazione assolutamente evitabile considerato un inizio di stagione inaspettatamente delicato per la squadra di Maranello.

Red Bull a due facce

In Red Bull si festeggia a metà. Se da una parte, infatti, Max Verstappen ha condotto una gara esemplare sopravanzando la Ferrari di Sebastian Vettel per il podio e insediando la seconda posizione di Lewis Hamilton fino alla bandiera a scacchi, dall’altra parte Pierre Gasly ha concluso un weekend da insufficienza netta in pagella. Al sabato, l’esclusione del francese dalle qualifiche già nel Q1 è da attribuire a un errore di valutazione della squadra che ha sottovalutato gli avversari lasciando il proprio pilota ai box mentre veniva sorpassato dalla concorrenza. In gara, però, Verstappen ha dimostrato che la Red Bull fosse una vettura da podio, ma Gasly non è riuscito nemmeno a centrare la zona punti, bloccato dalla modesta Toro Rosso di un Daniil Kvyat in versione “riscatto” per tutta la seconda parte di gara. Dopo due sessioni di test non brillanti e un primo weekend di gara da dimenticare, il francese dovrà dare il meglio di sé già al prossimo Gran Premio in Bahrein, in modo da levarsi dalla testa strani pensieri che potrebbero distrarlo dopo una serie di prestazioni deludenti.

GP di casa da dimenticare per Ricciardo

Di sicuro Daniel Ricciardo si aspettava un esordio in Renault diverso, soprattutto davanti al proprio pubblico di casa. Dopo aver perso di un soffio il confronto diretto con il compagno di squadra Nico Hulkenberg al sabato nel Q2, l’australiano si è presentato sulla griglia di partenza con tantissima voglia di fare bene e magari conquistare qualche punto in ottica Campionato. Purtroppo, la partenza ha riserbato una sorpresa amara, quando Ricciardo, dopo pochissimi metri dallo start, è stato costretto a una breve escursione sull’erba per evitare la Racing Point di Perez. La Renault numero 3 ha poi avuto la sfortuna di capitare sopra ad un canale di scolo che ha fatto schizzare via l’ala anteriore costringendo Ricciardo a rientrare ai box nel giro seguente e ricominciare la gara dal fondo del gruppo. In seguito alla sostituzione dell’ala, l’australiano ha poi dovuto ritirarsi per un problema tecnico che non è però stato reso noto. La stagione è ancora lunga e la Renault sembra comunque avere il potenziale per fare bene, ma vedere dai box una Red Bull che va subito a podio con il motore Honda non dev’essere stato facile per Daniel Ricciardo…

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