Dieselgate: Audi dovrà pagare 800 milioni di euro di multa

La Casa dei Quattro Anelli chiuderà l’annosa pratica del Dieselgate con una definitiva e cospicua sanzione, ammettendo le proprie responsabilità.
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Gli strascichi del Dieselgate sembrano non avere mai fine. Dopo la pesantissima sanzione pecuniaria da 1 miliardo di euro, inferta lo scorso giugno alla Volkswagen dalla procura di Braunschweig, per violazione delle normative sul controllo delle emissioni di motori diesel a quattro cilindri, è arrivata loro anche per Audi, consociata dell’azienda di Wlfsburg, di fare i conti con le proprie colpe e responsabilità.

Una pesante sanzione

La procura di Monaco di Baviera ha, infatti, decretato che anche la Casa dei Quattro Anelli dovrà pagare una ingente multa per il coinvolgimento nello scandalo del Dieselgate. Il Tribunale di Monaco ha per l’appunto definito la Casa di Ingolstadt colpevole nella vicenda, obbligandola al pagamento di una sanzione di 800 milioni di euro per delle irregolarità riscontrate in alcuni motori turbodiesel V6 e V8. Una multa che, se sommata a tutte quelle fin’ora impartite al Brand tedesco, fa crescere il costo dello scandalo fino a 25 miliardi di euro per l’intero gruppo di Wolfsburg.

Una truffa su più fronti

Nello specifico la Casa premium tedesca è stata multata e ritenuta colpevole per aver violato le normative sulle emissioni dei motori diesel a 6 e 8 cilindri e dei relativi veicoli prodotti o distribuiti in tutto il mondo. Di questi 800 milioni 5 sono per la violazione dei regolamenti e 795 per i benefici economici ottenuti tramite comportamenti dolosi da parte di una specifico team di ingegneri e tecnici. Ad Audi viene, inoltre, imputato di non essere riuscita a scoprire che i motori “incriminati” (EA 288 Gen3 per USA e Canada ed EA 189, il 4 cilindri 2 litri venduto in tutto il mondo), pubblicizzati, venduti e piazzati sul mercato, erano dotati di un software illegale che ha prodotto i suoi effetti fra il 2004 e il 2018. Infine, secondo gli stessi procuratori bavaresi, chi doveva vigilare sui motori e sulle loro emissioni ha pensato bene di non rispettare le normative ma di andare contro alle proprie responsabilità nell'esaminare e nell’autorizzare propulsori e veicoli senza i necessari requisiti.

Danni anche per i partner

La Casa dei Quattro Anelli ha dal canto suo ammesso tutte le colpe e accettato senza remore la decisione della procura di Monaco di Baviera e la relativa sanzione pecuniaria. In un comunicato ufficiale, infatti, si legge: "A seguito di un esame approfondito, l'Audi ha accettato la sanzione e non presenterà ricorso. In tale modo l'Audi ammette la propria responsabilità per le violazioni dei requisiti normativi". In questo modo il tribunale di Monaco ha decretato la chiusura dell’indagine e della procedura giudiziaria nei confronti della società tedesca. Seppur chiusa, la vicenda non potrà che determinare un forte impatto negativo tanto sul bilancio della Casa di Ingolstadt e delle sue controllate quanto su quello della Casa di Wolfsburg e persino su quello della Casa di Stoccarda (Porsche), in quanto titolare del 30,8% del capitale del gruppo di Wolfsburg.

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