CO2: sempre meno ma non quanto si vorrebbe

Negli ultimi 10 anni vi è stato un importante calo nelle emissioni europee di CO2 ma la crisi e la conseguente messa al bando del diesel ne ha rallentato il tasso di discesa.
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Secondo uno studio, condotto dall'Osservatorio Autopromotec e rielaborato dalla stessa Unrae, in Italia il livello medio delle emissioni di anidride carbonica (CO2) per ogni vettura di nuova immatricolazione è costantemente calato. Basta, infatti, prendere in esame il decennale tra il 2008 e il 2017 per vedere che se nel 2007 la media delle emissioni delle auto nuove si attestava intorno ai 144,3 g/km, nel 2017 lo stesso dato fermava l’asticella a soli 112,4 g/km.

Per una volta non siamo ultimi

Un risultato sicuramente positivo, innescato dal continuo miglioramento e aggiornamento del parco auto circolante e dall’introduzione di vetture nettamente più ecologiche come quelle equipaggiata con motorizzazioni ibride ed elettriche, che diventa ancora più positivo se si pensa che l’Italia è stata in grado di fare persino medio della media europea, attestandosi per tutti e dieci gli anni dello studio con livelli medi più bassi. Basta, infatti, analizzare i dati europei per rendersene conto: nel 2008 l’asticella faceva registrare un valore medio di 153,6 grammi mentre nel 2017 tale valore è sceso fino a 118,5 g/km di CO2. Un valore positivo ma pur sempre più alto di quello medio del Bel Paese. Una vittoria non facile ma agevolata dalle caratteristiche del nostro parco circolante che si dimostra sicuramente meno prestazionale e vorace di combustibile rispetto a quello mediamente adottato nel Vecchio Continente.

Il diesel non va abolito

Lo stesso studio ha però osservato che se nei privi anni vi era un calo significativo con un abbassamento delle emissioni anche di 3-4 grammi al chilometro, come per esempio è avvenuto tra il 2015 e il 2016 dove il calo è stato da 114,8 a 112,4, negli ultimi anni questo calo si è fatto sempre meno corposo, facendo registrare tra il 2016 e il 2017 una variazione di soli 0,3 g/km. Insomma in Italia il calo ha continuato la sua corsa ma negli ultimi due anni con un ritmo nettamente inferiore rispetto agli anni precedenti. In Europa, invece, negli ultimi due anni si è avuto addirittura una inversione di tendenza con un leggero rialzo nelle emissioni medie di CO2 che hanno portato il valore dai precedenti 118,1 g/km del 2016 ai 118,5 g/km del 2017. Secondo gli esperti le motivazione andrebbero ricercate nella demonizzazione del diesel e nella sua conseguente cacciata tanto dai centri urbani quanto dai listini di numerosi costruttori. Un calo delle vendite che ha inevitabilmente innescato un incremento nelle emissioni di CO2 perché al diesel gli si può dire tutto ma a parità di chilometri percorsi questa motorizzazione è sicuramente più virtuosa di una equivalente benzina se si prendono in considerazione i consumi e le emissioni.

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