Autovelox per fare cassa? Toninelli non ci sta!

Secondo il Ministro i guadagni delle multe degli autovelox, piazzati fuori dalle città, andrebbero spartiti a metà fra Comune ed ente proprietario della strada.
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Il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli in un intervento alla Camera ha precisato che nei prossimi giorni metterà fine alla cattiva usanza dei comuni di utilizzare gli autovelox più per fare cassa piuttosto che per prevenzione o sicurezza: “Nelle prossime settimane saranno affrontati tutti gli aspetti tecnici che consentiranno alla Conferenza Stato-città e autonomie locali di dare al più presto il nulla osta al decreto attuativo relativo all’utilizzo dei proventi derivanti dalle sanzioni per violazioni del codice della strada, nonché all’impiego degli autovelox”.

Niente più cassa

Fino ad oggi, infatti, con la legge 120/2010 i proventi delle multe degli autovelox, piazzati dai Comuni fuori dalle città, erano a completa disposizione del Comune che aveva piazzato il rilevatore elettronico di velocità. Toninelli però punterebbe a far approvare la legge che prevede che questi proventi debbano essere spartiti a metà fra Comune ed ente proprietario della strada, così che quest’ultimo possa utilizzare i soldi per la manutenzione, migliorando la sicurezza stradale e impedendo che i Comuni facciano cassa.

Manca il decreto

Come sempre più spesso accade in Italia, fatta la legge manca però il decreto attuativo che ne permetta la piena entrata in vigore. Anche per questa norma è successa la stessa cosa. Il decreto attuativo, a quanto ci è dato sapere, non sarebbe mai arrivato per il “fuoco incrociato” delle lobby su una questione così delicata: i Comuni incassano 1,7 miliardi di euro l’anno in multe. Toninelli però è sicuro: “saranno adottate tutte le misure necessarie per garantire un uso corretto degli autovelox, in modo da evitare vessazioni a danno dei cittadini spesso costretti a pagare multe salate, senza nemmeno essere stati correttamente informati circa l’installazione dei rilevatori”.

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