General Motors terrà la Opel
Introduzione
General Motors chiude il dossier Opel. La casa automobilistica americana
manterrà il controllo della divisione europea e la ristrutturerà, con spese
stimate in tre miliardi di euro. La decisione, che arriva poche ore dopo
l'incontro fra Barack Obama e la cancelliera Angela Merkel, che negli ultimi
mesi si era spesa in favore di Magna, è stata presa in considerazione del
miglioramento del contesto economico e dei conti di Gm. ma anche dell'importanza
di Opel nella strategia globale di Gm. Magna, che avrebbe dovuto controllare
il 55% di Opel, incassa il colpo e in un breve comunicato dichiara di
"comprendere"
le decisioni che hanno spinto i 13 membri del consiglio di amministrazione
di Gm a tornare sui suoi passi e a optare per non cedere il marchio.
Miglioramento delle condizioni economiche...
"Continueremo a sostenere Opel e Gm" nelle sfide che si troveranno
ad affrontare, spiega il co-amministratore delegato di Magna Siegfried
Wolf. Il sindacato inglese, con Tonu Woodley, brinda alla decisione "giusta
e fantastica" di Gm, mentre dalla Germania arrivano le prime polemiche.
Il governatore dell'Assia Ronald Koch critica aspramente il comportamento
della casa automobilistica americana e chiede che restituisca entro il
30 novembre prossimo i fondi ricevuti attraverso il prestito ponte.
A spingere Gm a tornare definitivamente suoi propri passi, dopo essere
stato molto vicina alla firma per la cessione di Opel a Magna-Sberbank,
il miglioramento dei conti e del contesto economico. Ma anche l'importanza
di Opel nella strategia globale di Gm. "Visto il miglioramento delle
condizioni di Gm negli ultimi mesi e data l'importanza di Opel/Vauxhall
per la strategia internazionale di Gm, il consiglio di amministrazione
ha deciso di mantenere Opel e di impegnarsi in una sua ristrutturazione
il più rapidamente possibile", annuncia Gm in una nota. Questa soluzione
- ha messo in evidenza l'amministratore delegato Fritz Henderson - è "la
più stabile e la meno costosa per assicurare il futuro di lungo termine
di Opel/Vauxhall".
La Germania aveva accordato aiuti per 4,5 miliardi di euro...
"Presenteremo a breve il nostro piano alla Germania e agli altri governi
e speriamo sia accolto positivamente", ha aggiunto Henderson, ringraziando
per il duro lavoro degli ultimi mesi Berlino e gli altri governi europei.
La cessione di Opel era il primo e più importante tema all'ordine del giorno
del cda di Gm, dopo che l'Unione Europea aveva sollevato dubbi sul ruolo
giocato dalla Germania nel via libera di Gm alla vendita di Opel a Magna.
Per replicare alle osservazioni di Bruxelles la casa automobilistica americana
aveva deciso di rivedere l'operazione così da poter discutere le preoccupazioni
sollevate dalla Commissione Ue. Ma l'ultima revisione era stata decisa
anche in considerazione delle indicazioni che la Germania potesse sostenere
un piano di ristrutturazione alternativo alla vendita a Magna. Per favorire
la conclusione di un accordo con Magna, la Germania aveva accordato aiuti
per 4,5 miliardi di euro. L'accordo raggiunto prevedeva che alla società
austro-canadese andasse il 55% di Opel, a fronte del 35% di Gm e del 10%
in mano ai lavoratori in cambio di concessioni per 265 milioni di euro
l'anno. Tenere Opel consente a Gm di mantenere il controllo sullo sviluppo
dei veicoli e condividere componenti su alcune piattaforme globali. "Se
vuole restare competitiva su scala globale, non aveva altra scelta che
quella di conservare Opel" spiegano alcuni analisti. La decisione
rischia comunque di avere delle conseguenze: secondo gli osservatori non
è escluso che possa aprirsi un duro scontro con i sindacati europei di
Gm. A questo si aggiunge che - mettono in evidenza - non è ancora chiaro
come Gm intende finanziare Opel appena quattro mesi dopo essere uscita
dalla bancarotta. La non vendita segna anche una netta inversione di tendenza
dell'amministratore delegato Fritz Henderson che solo due settimane fa
aveva dichiarato che la cessione di Opel era il risultato più probabile,
al termine di una saga che va avanti ormai circa un anno.