Telecamere ZTL e autovelox: caccia ai furbetti di RCA e revisione

Il Ministero dell’Interno fa chiarezza sulla disciplina per le verifiche in automatico dell'assicurazione obbligatoria e della revisione della vettura, affermando che è fattibile solo in caso di ulteriore violazione.

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Dal 2012 le telecamere dei varchi elettronici delle aree Ztl e gli occhi digitali degli autovelox possono verificare in automatico sei i veicoli controllati siano in regola o meno con la polizza assicurativa e con la revisione periodica obbligatoria. Per farlo devono leggere la targa, collegarsi a un database alimentato da Motorizzazione e compagnie, incrociare i dati raccolti e in caso si rendesse necessario allora multare l’automobilista indisciplinato o smemorato. Vi è però una precisazione da fare e il Ministero dell’Interno ha tenuto nuovamente a ribadire questa cosa tramite una circolare rilasciata lo scorso 3 di luglio 2020. Le telecamere abilitate alla sanzione “in automatico” cioè senza la presenza delle Forze dell’Ordine su posto devono essere solo quelle omologate per accertare la mancata copertura di Rca e revisione. Nel caso in cui non fossero omologate allora l’accertamento e il sanzionamento potrebbe avvenire unicamente nel caso in cui il veicolo debba già essere multato per una delle infrazioni per le quali quella precisa telecamera viene utilizzata. Un esempio, come dicevamo, ne sono gli autovelox, che dovrebbero multare per eccesso di velocità, e le telecamere di accesso alle aree Ztl per un ingresso non autorizzato ai varchi elettronici. In questi casi poi diventerebbe obbligatoria persino la presenza della pattuglia delle Forze dell’Ordine che risulterebbe obbligata a fermare il veicolo per effettuare immediatamente e in loco la contestazione. Insomma un bel deterrente ai classici controlli a tappeto per fare cassa.

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