Ponte Morandi, Genova: Aspi esclusa dalla ricostruzione

La Corte Costituzionale ha dato torto ad Autostrade per l’Italia, definendo che fu legittimo escludere Aspi dalla ricostruzione del ponte Morandi.

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Esattamente nello stesso giorno in cui il Governo giallo-rosso ha messo nelle mani di Aspi la gestione pro tempore del nuovo Ponte di Genova, è arrivata la sentenza storica della Corte Costituzionale che ha dato torto ad Autostrade per l’Italia e ragione al Governo nella scelta di escludere Autostrade per l'Italia dalla ricostruzione del ponte Morandi in quanto fu una scelta “legittima”, giustificata "dall'eccezionale gravità della situazione". Insomma un bell’assist servito su un piatto d’argento al Governo che è tutt’ora impegnato nella difficile revoca delle concessioni autostradali alla famiglia Benetton.

Per la Consulta fu oltremodo corretto che Aspi si facesse carico delle spese di rimozione e di successiva ricostruzione dell'infrastuttura. Una scelta presa dall’esecutivo all’epoca dei fatti con il cosiddetto "decreto Genova". Ora non resta che portare a termine e trovare una quadra nella annosa questione sulla revoca delle concessioni autostradali ad Aspi. Il premier Giuseppe Conte ha dichiarato che la questione verrà nuovamente discussa "entro fine settimana" in sede di Consiglio dei ministri. Per il premier la procedura di revoca è stata avviata e ci sono tutti i presupposti per realizzarla, perché gli inadempimenti sono oggettivi, molteplici e conclamati.

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