Una volta a bordo la prima cosa che salta all'occhio è la perfetta posizione di guida, offerta da una seduta davvero bassa e da un volante quasi verticale. Condizione che in un lampo ci si può cucire ancora meglio addosso, grazie alle numerose regolazioni elettriche dei sedili sportivi, ma che viene leggermente rovinata dai montanti anteriori a mio parere un filo ingombranti. L'interno, come dicevamo, è sportivo e poco vistoso ma si conferma accogliente e confortevole mentre lo spazio a bordo non manca ma è meglio non andare oltre i quattro passeggeri perché al posteriore il tunnel centrale risulta un po’ invadente a causa della presenza dell’albero di trasmissione. La capacità del bagagliaio, infine, fa registrare un valore di circa 480 litri, un dato allineato alle concorrenti dello stesso segmento, ma è caratterizzato da una bocca d'ingresso leggermente stretta e bassa. Una volta in marcia, invece, bastano davvero pochi chilometri per accorgersi dell'ottimo lavoro di insonorizzazione interna all’abitacolo, che lascia trapelare qualche fruscio o rumore di rotolamento solamente alle velocità più elevate, e di taratura delle sospensioni che, pur azzerando quasi totalmente rollio e beccheggio, non risultano mai affaticanti o fastidiose, nonostante il generoso cerchio in lega e la spalla ribassata dello pneumatico. In qualsiasi modalità voi siate (Dynamic, Normal o Advanced Efficiency) la Giulia Veloce saprà regalarvi, con le dovute differenze tra le modalità, una tenuta di strada impeccabile, sicure e precisa, accompagnata da un comfort di guida di elevato livello.
Ad ogni azione dello sterzo l'inserimento in curva si fa fulmineo e il posteriore segue fedele quanto dettato dalle ruote anteriori. Lo sterzo poi è preciso, chirurgico, diretto e per nulla filtrato, sai sempre dove stai andando a mettere le ruote. L'assetto mantiene dal canto suo incollata al terreno la berlina del Biscione, azzerando per quanto possibile i movimenti di una cassa dal peso non del tutto trascurabile (1.700 kg). Pur portandola al limite non si scompone e assicura sempre un elevato livello di sicurezza. Vi basterà, infatti, lasciarvi andare su una tortuosa di montagna e la Giulia saprà trasmettervi delle sensazioni di guida davvero niente male. La berlina del Biscione sfodera, insomma, un handling davvero vincente fatto di percorrenze di curva veloci e precise, cambi di direzione fulminei, grande tenuta di strada e quasi completa assenza di rollio e beccheggio. Peccato solo per l'impossibilità di togliere completamente i controlli o per lo meno di inserire una modalità meno invasiva. Si perché, se da un lato si sono dimostrati davvero efficaci, dall'altro smorzano un po' quel sorriso a 32 denti che la Giulia è in grado di regalarvi. E, fidatevi, non serve andare forte per provare queste emozioni ma basta anche una passeggiata a velocità da codice.
Parlando di motori, il propulsore a gasolio mi ha convinto per il range di funzionamento e per l’allungo, un po’ meno per la eccessiva linearità e per la mancanza di sensazione di spinta. Con questo non voglio assolutamente dire che il 2,2 litri turbodiesel non abbia abbastanza potenza e coppia, è risultato, infatti, sempre pronto ed è estremamente elastico ma meno emozionale di quanto mi aspettassi soprattutto rispetto all’intera dinamica della vettura.
Il cambio automatico ZF dal canto suo è sempre una piacevole conferma grazie a cambiate fulminee e ben filtrate, ad una logica di funzionamento impeccabile e alla possibilità, in modalità manuale, di mantenere la marcia a limitatore senza il passaggio in automatico al rapporto successivo. Corsaiole e pratiche poi le lunghe leve di alluminio solidali al piantone dello sterzo che, facile da afferrare anche in curva, consentono pure di scalare più marce semplicemente tenendo tirata quella di sinistra. La trazione integrale poi completa una dinamica di guida senza paragoni, incrementando ulteriormente il livello di sicurezza e la già ottima trazione. Soprattutto sui fondi viscidi o nelle situazioni al limite si percepisce subito come la trazione redistribuisca la coppia verso l'anteriore, tirandoci dentro la curva o fuori da una sensazione scomoda. Accettabile, infine, la percorrenza rilevata nella prova con 15,2 km/litro di media, visto il livello di potenza e il peso della vettura. Insomma, brava Giulia! Sei stata capace di farmi rivivere quelle buone sensazioni che da troppo tempo mancavano in Casa Alfa Romeo.